Il luogo è indubbiamente molto piacevole sotto tanti punti di vista, ma questo non significa che non manchino le problematiche. La vicinanza alla Piana ed ai luoghi del lavoro ne hanno fatto meta ambita per una residenza migliore rispetto ai condomini, ma il risultato è stato che perfino la piccola Legri si è ritrovata ad essere dormitorio e periferia-satellite della conurbazione metropolitana Firenze-Prato.
E chi rimane?
Rimangono gli anziani, che qui sicuramente vivono in pace ma avvertono carenza e scarsa accessibilità ai servizi pubblici. I giovani, che si sentono "marginali" rispetto ai luoghi "della vita" dei propri coetanei che abitano "giù". Una forte separazione, quindi, è nata fra "qui" e "giù", con il primo identificato come luogo privo di attrattive ed il secondo a far da calamita, per tanti punti di vista. Noi pensiamo il contrario: che questa storia può essere invertita. Siamo convinti cioè che luoghi come il nostro possano tornare ad essere centralità. Un nuovo fulcro per un rinnovato stile di vita, riconoscendo le caratteristiche del territorio, le ricchezze presenti seppur dormienti. Il nostro sogno è quello di tenere unita la collettività aumentando la socializzazione e lo scambio fra generazioni, tenere vive le tradizioni, i ricordi e dare risalto al vissuto quotidiano.
Un nuovo ombelico del mondo. Questo vogliamo che torni ad essere Legri: il nostro ombelico del mondo, e di tutti coloro che vorranno condividerlo con noi, cooperando.